Dopo la contestazione contro la ministra della famiglia Enrica Roccella, scontri tra polizia e studenti hanno interessato le zone centrali di Roma, dove sono in corso gli stati generali della natalità. Il corteo è partito dal piazzale degli Eroi. Poi i manifestanti hanno cercato di raggiungere via della Conciliazione, dove si trova l’Auditorium, ma sono stati bloccati dai poliziotti in tenuta antisommossa. Sono partite le cariche degli agenti con manganellate contro gli studenti. I giovani colpiti sarebbero una decina, tre quelli medicati. Una ragazza è stata portata al pronto soccorso con un trauma cranico. Due poliziotti sono stati trasportati al San Carlo di Nancy per contusioni. Dopo gli scontri ci sono stati ripetuti lanci di fioriere e di sassi.
I motivi della protesta
La protesta è stata annunciata nell’assemblea da Aracne. A loro, si sono unite man mano altre realtà di scuole superiori e gruppi di universitari, da Zaum al Coordinamento collettivi Sapienza, a Osa che ha lanciato anche un’altra manifestazione contro il governo il prossimo 1 giugno, alle attiviste di NonUnaDiMeno e gruppi giunti da altre regioni d’Italia. “In questo contesto sociale, politico ed economico, non è sufficiente offrire supporto contro le violenze e le dinamiche patriarcali, ma è necessario prendere in considerazione le discriminazioni di genere, classe e razza. È necessario sradicare dalle fondamenta una società violenta e dominata da rapporti di forza, decostruendo gli spazi, a partire da quelli scolastici, per permetterne un attraversamento libero e sicuro a tutta le soggettività”, scrive il documento dell’assemblea Aracne.
Papa Francesco ospite degli Stati generali della natalità
Il Pontefice è stato l’ospite più atteso degli Stati generali della natalità. “Nonostante tante parole e tanto impegno la curva della denatalità non si inverte al punto che l’Italia sembra che stia progressivamente perdendo la sua speranza nel domani. C’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti i governi e urgono politiche efficaci, scelte coraggiose, concrete e di lungo termine per attuare serie ed efficaci scelte in favore della famiglia”, sostiene Francesco. “E’ importante promuovere, a livello sociale, una cultura della generosità e della solidarietà intergenerazionale, per rivedere abitudini e stili di vita, rinunciando a ciò che è superfluo allo scopo di dare ai più giovani una speranza per il domani, come avviene in tante famiglie”, ha detto il Papa.
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