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A cura di Ferruccio Bovio
L’uccisione avvenuta a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, sembra destinata ad avere conseguenze tutt’altro che trascurabili. Innanzitutto, è molto probabile che finisca per far naufragare i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza, causando un quasi inevitabile irrigidimento da parte dell’organizzazione fondamentalista palestinese. Inoltre, non è nemmeno da escludere che l’Iran possa tentare di effettuare una rappresaglia su Israele, visto che l’eliminazione di Hanyeh ha avuto luogo proprio sul territorio della nazione sciita.
Anche il colpo micidiale inferto a Beirut, praticamente nelle stesse ore, al numero due nella gerarchia di Hezbollah può, nella buona sostanza, essere considerato come una sfida all’Iran stesso: tuttavia, la soppressione del capo di Hamas, dal punto di vista degli ayatollah, assume certamente una rilevanza molto più grave, dal momento che l’azione degli Israeliani ha evidenziato delle carenze difensive che non possono che umiliare l’esercito ed i servizi di sicurezza di quella repubblica islamica che pure si propone, in tutto il Medio Oriente, quale principale punto di riferimento anti americano ed anti israeliano ( il “grande ed il piccolo satana”). E’ questa, dunque, l’efficienza e la credibilità dell’apparato bellico iraniano se non riesce nemmeno a garantire l’incolumità dei suoi più stretti alleati? Indubbiamente, il fatto che Israele abbia, per l’ennesima volta, dimostrato di poter colpire come e quando vuole in territorio persiano – agendo del tutto indisturbato – costituisce un nuovo e duro colpo alla reputazione dell’Iran ed alle sue aspirazioni di egemonia nella Regione.
La Guida Suprema, Ali Khamenei, ha prontamente minacciato una ”dura rappresaglia” contro Israele, anche se il New York Times riferisce che, in realtà, i dirigenti iraniani sarebbero “in stato di shock totale” per la manifestazione di vulnerabilità interna che l’uccisione di Haniyeh ha così impietosamente messo in risalto. Un conto è ammazzare di botte una ragazzina che non indossa correttamente il chador, un altro è andare a vedersela sul serio (e non solo sulla carta) con le forze armate dello Stato ebraico…I prossimi giorni ci diranno se le intenzioni degli Iraniani sono serie, oppure se si tratta, più che altro, di atteggiamenti parolai e velleitari.
Credits Foto: Agenzia Fotogramma
01 Agosto 2024
Scritto da: Giornale Radio
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