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Il Governatore della Liguria Toti arrestato per corruzione. Altre misure cautelari per politici e imprenditori 

today7 Maggio 2024 9848 260 3

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A cura di Daniele Biacchessi

Uno tsunami giudiziario si abbatte sulla giunta della Regione Liguria di centrodestra. Il governatore della Liguria  Giovanni Toti è  stato arrestato per corruzione. Altre misure cautelari sono state emesse dal gip su mandato della Procura di Genova per politici e imprenditori. 
Sono ingenti le forze in campo schierate dalla Guardia di Finanza, con centinaia di perquisizioni tra Genova, La Spezia, e l’intera Liguria.  L’operazione degli investigatori sta facendo crollare un intero sistema: da una parte ci sono favorì per aziende e imprenditori, dall’altra il ritorno in denaro cash. I sequestri preventivi, per ora, ammontano a 570 mila euro.
 
Le inchieste e le accuse

Giovanni Toti avrebbe ricevuto 74 mila e 100 euro in contanti, oltre a varie promesse di finanziamenti. La stessa sorte è  toccata ad Aldo Spinelli, già presidente del Genoa e del Livorno, e grande punto di riferimento del porto di Genova. E’ finito in carcere l’ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini, che oggi è amministratore delegato del colosso delle multiutility Iren.  Nella doppia maxi indagine che si snoda fra Genova e La Spezia,  al centro degli accertamenti c’è il braccio destro di Toti e suo capo di gabinetto, Matteo Cozzani: in questo filone le accuse riguardano anche corruzione elettorale e il voto di scambio con esponenti di Cosa Nostra. 

 
I fatti accertati dall’indagine
L’inchiesta parte dalla proroga trentennale della concessione affidata a Spinelli per le aree del terminal Rinfuse, nel dicembre 2021. Cinque giorni dopo il rinnovo del Terminal Rinfuse, da quattro società di Spinelli partono bonifici per complessivi 40 mila euro per il Comitato Giovanni Toti Liguria.
Un altro regalo ricevuto da Spinelli sono le Colonie Bergamasche di Celle Ligure. Si tratta di un complesso collocato in una delle zone più belle ed esclusive della Liguria, con caseggiati immersi in un bosco e vista mare, più una spiaggetta privata al di là dell’Aurelia.
A due passi dal terminal c’è il supermercato Esselunga. Per arrivare ai cantieri (dove ci sono stati anche due incidenti) e all’inaugurazione di un anno fa, per gli inquirenti sono state seguite “scorciatoie”, non solo per il punto vendita di Genova, ma anche per quello di Savona.
Le carte dell’inchiesta
All’indagine lavorano quattro pm: il procuratore capo Nicola Piacente, l’aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, i pm Federico Manotti e Luca Monteverde. Secondo l’accusa e la giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni sono state versate mazzette di ogni tipo. “Al Presidente della Regione Liguria si contesta di avere accettato da Aldo Spinelli e Roberto Spinelli le promesse di vari finanziamenti e ricevuto complessivamente 74.100 euro”, scrivono i magistrati che proseguono con le accuse contro gli altri personaggi coinvolti.
“Al presidente della Regione Liguria e a Matteo Cozzani viene contestato di aver accettato la promessa di Francesco Moncada, (consigliere di amministrazione di Esselunga S.p.A., indagato e colpito da interdizione, marito di Marina Caprotti (fuori dall’indagine) di un finanziamento illecito rappresentato dal pagamento occulto di alcuni passaggi pubblicitari sul pannello esposto sulla Terrazza Colombo per la campagna elettorale comunale del 12.6.2022, a fronte dell’impegno di sbloccare due pratiche di Esselunga pendenti in Regione relative alla apertura di due punti vendita rispettivamente a Sestri Ponente e Savona”, mettono nero su bianco gli inquirenti.
C’è poi l’accusa di corruzione elettorale in relazione alle ultime elezioni regionali, che chiama in causa Cozzani. Secondo la Direzione distrettuale antimafia «a Matteo Cozzani quale coordinatore regionale della campagna elettorale per la Lista “Cambiamo con Toti Presidente”, Italo Maurizio Testa e Arturo Angelo Testa, quali rappresentanti della comunità riesina di Genova, viene contestato (in concorso con il presidente della Regione Liguria, per il quale non è stata chiesta alcuna misura cautelare/interdittiva in relazione a questo delitto)» il reato di corruzione elettorale. “In occasione delle consultazioni elettorali della Regione Liguria del 20 e 21 settembre 2020 costoro sono accusati di aver promesso posti di lavoro ed il cambio di un alloggio di edilizia popolare per convogliare i voti degli elettori appartenenti alla comunità riesina di Genova (almeno 400 preferenze) e comunque siciliani verso la lista “Cambiamo con Toti Presidente”, affermano la procura e il gip.

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

07 Maggio 2024

Scritto da: Giornale Radio

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