Sostenibilità

Le nuove Tecniche di Evoluzione Assistita | 03/05/2022 | Sostenibilità
E’ assolutamente indispensabile che venga al più presto riconosciuto il ruolo delle cosiddette “TEA”, vale a dire le nuove Tecniche di Evoluzione Assistita, per favorire lo sviluppo di una genetica green, che sia in grado di tutelare l’ambiente, di proteggere le produzioni agricole con meno pesticidi, di difendere il patrimonio di biodiversità presente in Italia dai cambiamenti climatici e di far tornare la ricerca italiana a giocare un ruolo di primo piano dopo la parentesi dell’emergenza sanitaria. Ad affermarlo è la Coldiretti, la quale fa riferimento alla consultazione pubblica aperta dalla Commissione Europea e finalizzata a meglio definire le norme relative alle piante prodotte con le Nuove Tecniche Genomiche. La ricerca agraria – sottolinea la Coldiretti – ha oggi a propria disposizione nuove tecnologie di miglioramento genetico, che permettono di riprodurre, in maniera precisa e mirata, i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale. E si tratta, appunto, delle tecniche raggruppate sotto la denominazione Tea (Tecnologie di Evoluzione Assistita). Tecniche che, tra l’altro, non prevedono neppure l’inserimento di un Dna estraneo alla pianta. Pertanto - spiega sempre l’Associazione dei coltivatori italiani - per riuscire a cogliere fino in fondo queste nuove opportunità offerte dalla ricerca scientifica ( continuando, comunque, a valorizzare i primati green dell’agricoltura italiana in termini di tipicità, sostenibilità e biodiversità ), è necessario che si arrivi, rapidamente, ad una regolamentazione dei prodotti agricoli ottenuti da tali metodologie, che oggi non trovano ancora una adeguata collocazione a livello normativo comunitario. Siamo, quindi, in presenza – come ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – di una grande sfida per far tornare gli agricoltori protagonisti della ricerca, senza che i risultati finiscano nelle mani di poche multinazionali proprietarie dei brevetti. L’obbiettivo primario dell’Associazione è, infatti, quello di difendere e valorizzare sia il patrimonio di biodiversità agraria nazionale, che la peculiarità delle campagne italiane, garantendo, in tal modo, nuove possibilità di crescita e sviluppo a tutto il nostro comparto agroalimentare.